Si sono conclusi venerdì scorso i lavori del 64° Congresso degli Ordini degli ingegneri d’Italia a cui ha preso parte una delegazione dell’Ordine Provinciale di Agrigento.
NUOVI SCENARI PER L’INGEGNERIA è stato il tema dei lavori rappresentati dalla parola d’ordine “OLTRE” all’interno dei quali, grazie alle numerose testimonianze e ai seminari, si è fatto il punto su una professione alle prese con le esigenze di organizzazione, mercato e concorrenza, anche attraverso l’analisi del mercato dei servizi di ingegneria, in netta crescita a dispetto del debole trend economico del Paese, con una particolare attenzione alle nuove frontiere dell’ingegneria, provando a tracciare le principali direttrici verso le quali si svilupperà la professione nel prossimo futuro.
Particolare importanza è stata data al tema della collaborazione con le altre categorie professionali, tecniche e non, attraverso le quali costruire una politica comune delle professioni, in particolare quelle ordinistiche. Ciò presuppone il superamento di alcuni pregiudizi e preconcetti. Una “casa comune” e le iniziative condivise non possono rincorrere interessi particolari o svolgere attività di lobby a tutela della singola – o più categorie – se non nella preminente logica di una effettiva tutela delle utilità generali e collettive, nelle quali sono pur ricomprese quelli delle professioni ordinistiche. Superati questi ostacoli, i vantaggi di una voce comune nei confronti delle istituzioni e delle altre forze politiche, sociali ed economiche, è stato evidente in questi anni, nei quali il CNI, con la Rete delle Professioni Tecniche o l’Alleanza con il Comitato Unitario Professioni, ma anche con altre organizzazioni e associazioni, ha potuto far valere in tantissime occasioni istituzionali e non la voce unitaria delle professioni
Ampio spazio nella giornata conclusiva si è dato ai contributi provenienti dai delegati, tra i quali quello dell’Ordine di Agrigento, incentrato sulla necessità di rafforzare il ruolo e il prestigio della figura professionale dell’Ingegnere in particolar modo nei processi di sviluppo economico locale che ci chiama tutti ad un maggiore impegno all’interno del pubblico dibattito, volta al raggiungimento del riconoscimento dell’utilità sociale della categoria nonché al rafforzamento dell’unità della sinergia tra iscritti, organi intermedi ed esponenziali.Parimenti si è voluto porre l’accento sulla necessità di proseguire nello sforzo di migliorare la comunicazione tra il CNI, gli Ordini e gli iscritti, rafforzando le iniziative già in essere (Giornale dell’Ingegnere, L’Ingegnere Italiano, TalkIng), e implementando nuove iniziative, da individuare mediante condivisione con gli Ordini e Federazioni e Consulte. Il conclusivo lavoro di sintesi, guidato dal Presidente CNI Armando Zambrano, di tutti i contenuti e le proposte emerse nel corso del dibattito sono confluiti nel documento programmatico finale.
Link comunicato stampa CNI
https://www.tuttoingegnere.it/media-ing/news/213-2019/2732-congresso-ingegneri-lavorare-per-una-casa-comune-dei-professionisti